Informazioni

Struttura del BMS

Il progetto BMS nasce nel 2002 in seguito ad una politica di decentramento che ha trasferito competenze statali a Regioni e Province. Il sistema è basato su:

  • un DataBase;
  • un sistema di procedure;
  • modelli di calcolo.

L’interazione fra i diversi attori, coinvolti nelle operazioni di gestione, e il sistema avviene in tempo reale attraverso un’applicazione web. Le informazioni su cui si basa il funzionamento del sistema sono contenute nel DataBase informatico e comprendono:

  • dati di inventario: comprendono l’identificazione del ponte, la sua localizzazione geografica, aspetti amministrativi, informazioni sulla costruzione e sugli interventi passati; comprendono inoltre un modello elementare del ponte (dati di II livello);
  • informazioni sullo stato di condizione (CS): definiscono lo stato di degrado del ponte sulla base degli elementi del modello elementare;
  • informazioni sull’affidabilità: definiscono lo stato di sicurezza del ponte e consistono in un insieme di indici di affidabilità, ognuno associato ad uno Stato Limite Ultimo;
  • dati network-level: si tratta di informazioni che non fanno riferimento ad un singolo ponte ma sono relative all’intero patrimonio o ad un gruppo di ponti con lo stesso schema strutturale o tecnologia costruttiva; sono dati network-level, per esempio, i costi unitari di costruzione e di riparazione, le matrici di transizione che definiscono i modelli di degrado.

I dati vengono aggiornati all’interno del DataBase attraverso processi esecutivi regolati da procedure e supportati da strumenti informatici. Il BMS distingue in dettaglio i seguenti sottosistemi di aggiornamento delle informazioni:

  • sistema ispettivo per l’inventario dei ponti: regola l’accatastamento di ponti nuovi o esistenti; l’attore incaricato dell’inserimento dei dati di inventario nel DataBase è genericamente indicato come ispettore;
  • sistema ispettivo per la valutazione dello stato di condizione dei ponti: è basato su ispezioni visive, di norma periodiche, che mirano a definire in maniera qualitativa e quantitativa lo stato di degrado delle opere; anche l’attore incaricato della valutazione dello stato di condizione è genericamente indicato come ispettore;
  • sistema valutativo: regola la valutazione formale dello stato di sicurezza e della capacità portante dei ponti; la valutazione formale è non periodica e viene attivata dal Manager del sistema solo quando questo risulta necessario o opportuno (per esempio quando lo stato di condizione del ponte evidenziato nel corso di un’ispezione periodica fa sorgere dubbi sulla sicurezza dell’opera); l’attore incaricato della valutazione è genericamente indicato come valutatore.

Il Manager del sistema sovrintende a tutte le operazioni decisionali, determina l’esistenza dei ponti all’interno del BMS, attiva e valida le ispezioni e le valutazioni, definisce i parametri di calcolo nei modelli decisionali. L’aggiornamento delle procedure e dei modelli di calcolo è attualmente svolto dal Centro di Aggiornamento Permanente dell’Università di Trento.

 Indici e algoritmi di decisione

L’obiettivo principale di un sistema di gestione dei ponti è fornire strumenti per l’utilizzo ottimale delle risorse economiche. Per far questo il sistema calcola, una serie di indici che hanno lo scopo di aiutare il manager a capire quali ponti hanno la priorità di intervento e quale piano di manutenzione è il più adeguato per ciascun ponte.

L’approccio di prioritizzazione adottato è basato sul principio secondo il quale la priorità viene data a quelle azioni che, assegnato un certo budget, minimizzano il rischio dovuto a una serie di eventi inaccettabili, in un prefissato intervallo di tempo. Dato l’insieme delle possibili azioni (manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria e ricostruzione) il sistema definisce tre scenari di intervento:

-        scenario 0 (ZERO): è lo scenario di riferimento in cui viene effettuata solo la manutenzione ordinaria con frequenza annuale;

-        scenario A: oltre alla manutenzione ordinaria, viene effettuata la manutenzione straordinaria su tutti gli elementi del ponte al tempo 0;

-        scenario B: il ponte viene ricostruito al tempo 0 e successivamente viene eseguita la manutenzione ordinaria con frequenza annuale.

 Il rischio calcolato dal sistema è associato ad una serie di eventi inaccettabili:

-        rischio per collasso di un elemento principale;

-        rischio per collasso di un elemento secondario;

-        rischio di collasso dovuto a scalzamento;

-        rischio di incidente in presenza di barriere inadeguate;

-        rischio sismico.

 I risultati delle analisi sono visualizzabili sia in tabelle in formato .xls che in mappe interattive visibili con Google Earth. Nelle mappe si visualizza sia la situazione dell’intero stock di ponti che alcune informazioni base della singola opera.

 

 

 

Vulnerabilità Sismica SLO 475anni

 

 

 

 

 

Dettaglio ponte “forra dal Castellaz”